Agricoltura e pastorizia
In questa sala sono rappresentate le attività agricole e pastorali che costituivano la principale fonte di sostentamento della famiglia gallurese.
Nella parete di sinistra, falci; rastrelli in legno portati in Sardegna dai carbonai toscani ai primi dell’ ‘800 e utilizzati per la produzione del carbone vegetale; tridenti, forconi e pale per l’aia. Fiocine e pinze per la pesca delle anguille, attività molto diffusa, fino agli anni ‘40 del ‘900 a Luras, innaffiatoi.
Nella parete al centro, forbici per la tosatura delle pecore; arnie in sughero, per l’allevamento delle api, atte a contenere i favi; roncole e pennati da boscaiolo; accette e scuri di vari modelli e dimensioni; fuscelle, forme e stampi per fare il formaggio, in lamiera, in alluminio, in legno, ingiunco e in vimini.
Nella parete di destra, dall’alto, tagliole e trappole per uccelli; legno biforcuto per tendere, salare e conciare la pelle delle volpi; campanacci per ovini e bovini; contenitori per la raccolta, il trasporto e la lavorazione del latte.
Sul pavimento, a sinistra, mola asinaria (macina perla produzione della farina) azionata da un asinello che legato al giogo trasmetteva, tramite la traversa in legno, il movimento rotatorio alla pietra superiore della macina, il grano nel contenitore passava tra le due pietre e veniva macinato dal movimento rotatorio della pietra superiore della macina. Aratro particolare per “dare la terra ai ceppi”, trainato da buoi, dopo l’aratura, questo aratro aveva la funzione di solcare il terreno e avvicinare la terra ai ceppi nella vigna e agli ortaggi nell’orto.
Sulla destra, argano perla produzione del formaggio, il latte contenuto nel paiolo siriscaldava con il fuoco, acceso sotto il contenitore, e lo spostare il braccio dell’argano permetteva di avvicinare o allontanare il paiolo dalla fiamma, in questo modo si riusciva a mantenere la temperatura costante de latte(38,5 gradi). A questa temperatura veniva prelevata la crema del latte per sistemarla nelle apposite forme per il formaggio o, nei passaggi successivi, nelle fustelle per la ricotta. Attorno all’argano, filtri e contenitori per la raccolta, il trasporto e la lavorazione del latte.
Nella parete dietro, selle, sellini, basti per asinelli e cavalli. Si evidenzia un sellino del 1.500, dalle dimensioni ridotte, che fissato sulla groppa del cavallo permetteva di agganciare l’aratro o il carretto per il traino.